mercoledì 18 luglio 2007

"La finzione di un poeta"


"Ho visto una luce nel profondo
l'ho amata e l'ho lasciata nel mio mondo
ho seguito la mia strada creata magistralmente
dalle mani di un poeta che in cuor suo mente
ho vagato invano cercando un motivo
che mi spinga ancor a rimaner vivo
ho visto le stelle danzare nel cielo
ho preso un fiore e ne ho osservato lo stelo
per capire quanta vita esso emani
e quanto esso è fragile nelle mie mani


Ho scritto di qualcosa che non so se esiste
un motivo che adesso nel mio animo persiste
e nel mio vecchio cuore ormai affranto
c'è spazio ancora per un ultimo canto
di gioia di passione e di speranza
ormai però perduta nella distanza
che purtroppo non riesco a raggiungere
perchè ho perduto la maschera del mio fingere"

^Copyright by Dvampire - 2007^


Il poeta finge quando scrive, trova frasi sconnesse cercandone un legame, che il più delle volte non c'è, il poeta finge per vivere, perchè nella finzione trova la giusta strada.

Ma quando esso perde la sua finzione cosa accade?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bella...
ma questo non deve essere l'ultimo canto!!

Dvampire ha detto...

grazie :)

la poesia è da leggere come se fosse scritta da un vecchio poeta, ormai prossimo alla morte che ha visto tutto quello che doveva e alla fine ha lasciato andare la sua maschera per guardare il mondo con occhi sinceri :)

Anonimo ha detto...

mi piace questa visione...ma tu non sentirti "vecchio" mi trasmette la sensazione di arrendevolezza xxx